Tra le tante uscite settimanali, Calle Maria Ignacia è un vero colpo al cuore, quella che più mi ha convinto e che mi ha permesso di conoscere meglio il rapper romano.

Il singolo celebra i dieci anni di carriera di Briga ed è la prima di una serie di canzoni del passato che ogni mese verranno pubblicate, mixate o rivisitate, in versione digitale.
«Calle Maria Ignacia» è il nome della strada in cui abitava quando ha scritto la canzone. Dentro c’è un Briga che si racconta tra paure e rabbia, con la consapevolezza di dove potrebbe portarlo la sua determinazione. E pensare che non è un brano nuovo, bensì il primo che ha inciso e, a detta sua, il migliore che abbia mai scritto.

Con questi pensieri in mente, i brividi che mi vengono ascoltando il ritornello si fanno ancora più forti:

Ho un destino da riscrivere che non si vede
Ho messo la testa dove voi non mettereste un piede

Penso alla carriera di Briga e alle tante sfide che ha affrontato nella sua decennale avventura: la seconda posizione ad Amici, il duetto con Antonello Venditti in Roma Capoccia allo stadio Olimpico, il Festival di Sanremo con Patty Pravo…

Il testo scorre bene, come anche il racconto malinconico all’interno delle sensazioni di Briga, e le rime e assonanze arrivano tutte, dritte, senza lasciare vuoti e mancanze nella metrica.

Per Briga questo pezzo è un capolavoro e io, in quanto amante del rap, non posso che dargli ragione. Chapeau!


#fissadellasettimana di Paolo Pavel Porsia