Metti un concerto in trasferta che non avevi previsto, scoperto all’ultimo momento mentre sei sul treno che ti porta nella tua città preferita.
Metti un biglietto cartaceo comprato in biglietteria cinque minuti prima dello spettacolo – da quanto non mi succedeva più? – e immagina la cornice dell’Auditorium Parco della Musica, il gioiello di Renzo Piano, con una visuale perfetta e un’acustica da sogno.
E poi metti un album che hai ascoltato per mesi e hai imparato a memoria – armonie comprese – unito alla bravura di Dimartino e alla simpatia di Colapesce, che sul palco si compensano e creano uno spettacolo perfetto. Immagina un live pieno di gag, di suoni belli e di brani intimi e profondi, tratti da I Mortali e dai rispettivi repertori personali, da cantare a squarciagola con la mano sul cuore.
Il risultato è una serata tutta da gustare, prima, durante e dopo il concerto, quando, lasciando la location, per la strada, nel parcheggio e sui mezzi canti in coro i ritornelli di Rosa e Olindo e Parole d’acqua insieme a degli sconosciuti con cui hai appena condiviso un momento speciale. Il tutto condito dal sapore della sorpresa, che rende più magica ogni cosa.
#raccontamiunconcerto di Maria Laura Fiorentini