«Raga, ma il singolo dei Green Day?»
First reaction: shock!
Second reaction: «Oddio, ma Pollyanna è il mio soprannome!»
Mi spiego. Io sono Milly per gli amici, ma sono Pollyanna per quegli amici che mi prendono in giro perché mi ostino a trovare il lato positivo in tutto. È una cosa che faccio senza accorgermi, o meglio, è una cosa che facevo, perché poi è arrivato il 2020 che ha messo a dura prova perfino la Pollyanna che era in me e il soprannome è decaduto.
Me ne ero quasi dimenticata, finché quei pazzi dei Green Day non hanno deciso di pubblicare un singolo senza preavviso, e mi sono arrivati addosso come uno schiaffo in faccia, a ricordarmi quanto è bella la vita e, soprattutto, a ricordarmi da dove mi arrivava tutto quell’entusiasmo.
La musica, ecco dove si trova la mia riserva di voglia di vivere.
Quegli istanti di brividi e curiosità prima di ascoltare un singolo nuovo, l’apnea e gli occhi sgranati già alla prima strofa appena mi accorgo che la canzone non solo porta il mio soprannome, ma parla di me, con dovizia di particolari, e mi ricorda chi ero, cosa mi è successo e chi sono.
Quella carica, quel ritmo che mi nutriva già da adolescente, quegli accordi che zappavo sulla chitarra quando volevo imparare a suonare i Green Day.
E le parole, attuali più che mai, a nutrire oggi la voglia di tornare a vivere, uscire, fare cose, vedere gente, viaggiare, spendere soldi per i concerti e riprendermi tutto quello che è rimasto congelato per mesi.
Pollyanna is back, sta tornando davvero, e per di più ora posso andare in giro a dire che i Green Day mi hanno dedicato una canzone.
Hurricanes and headlines
Standing in another line
It’s wonderful to be alive
And everything is gonna be alright
Don’t let em get you down
Don’t let em push you around
We’re gonna take back the night
Everything’s gonna be alright
Share your bread with friends you don’t know
Hold the truth and never let go
Don’t give up and go with what you know’s for real
#nonchiamatelafissa di Maria Laura Fiorentini