Possiamo dire che essere appassionati di musica è un duro lavoro (noi di Nonchiamatemigroupie ne sappiamo qualcosa, ndr). Lo è ancora di più se, senza farlo apposta, sei innamorato di un genere musicale che non è proprio il più gettonato. Insomma, quanti fan di colonne sonore conosci? Non siamo proprio tantissimi però ti garantiamo che è un genere che regala tante soddisfazioni.
Eppure, la musica che fa da accompagnamento nei lungo/cortometraggi è un elemento essenziale per portarsi a casa l’emozione del pubblico. Senza la colonna sonora giusta, il film potrebbe rivelarsi un vero e proprio flop. Al contrario, quanto è bello guardare un film come Nuovo Cinema Paradiso o Grand Budapest Hotel e sentirsi trasportati proprio dalle melodie strumentali!
E allora cosa ci possono fare due appassionate di colonne sonore come Maria e Valentina quando è in arrivo la Notte degli Oscar? Attendono con ansia di sapere chi tra i compositori e gli artisti candidati si porteranno a casa le ambite statuette per la Miglior Canzone Originale e la Miglior Colonna Sonora Originale.
Vogliamo aiutarti a scoprire le candidature di quest’anno e dirti quali sono le nostre preferite. Sei pronto?
Iniziamo dai candidati per la Miglior Canzone Originale!
Fight For You dal film Judas and the Black Messiah
Eseguita da H.E.R.
(musiche di H.E.R e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas)
Una canzone inno alla libertà e all’uguaglianza! Una canzone che di certo ti rimane in testa grazie alla potenza vocale di H.E.R., un talento pazzesco per una ragazza così giovane. Le sonorità soul ci fanno impazzire. Saremo di parte perché è il genere musicale preferito di Valentina ma questa canzone merita davvero la nomination che ha ricevuto!
Hear My Voice dal film Il processo ai Chicago 7
Eseguita da Celeste
(musiche di Daniel Pemberton, testo di Daniel Pemberton e Celeste Waite)
Celeste ha una voce che ti tocca l’anima e ti manda subito in paradiso. Ci ha fatto venire i brividi al primo ascolto. Con un testo tanto profondo quanto semplice, è una canzone che ci dona tanta speranza. Scommettiamo che sarà tra le esibizioni più emozionanti di questa notte.
Husavik dal film Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga
Eseguita da Molly Sandén
(musiche e testo di Savan Kotecha, Fat Max Gsus e Rickard Göransson)
Abbiamo adorato il fatto che non sia totalmente in inglese. È una canzone che ci piace molto perché ha delle sonorità davvero da Eurovision. Manca poco e di certo questa canzone ci fa ancor di più venir la voglia di fangirlare, tifare e twittare #EscIta.
Io sì (Seen) dal film La vita davanti a sé
Eseguita da Laura Pausini
(musiche di Diane Warren, testo di Diane Warren e Laura Pausini)
Laura, ti vogliamo solo dire che ti vogliamo bene e che ci stai regalando dei grandissimi brividoni. Una canzone delicatissima e piena di dolcezza, perfetta per accompagnare il film con Sofia Loren, incentrato sull’accoglienza di un giovane migrante girato tra Bari e gli ulivi pugliesi.
Laura Nazionale si è già portata a casa il Golden Globe, riuscirà a farci uscire fuori dai balconi ad esultare con le bandiere italiane? Nessuno ci crede…”Noi” sì!
(Avete fatto caso che 4 su 5 canzoni nominate sono cantate da donne? Siamo molto felici di questo girlpower).
Speak Now dal film Quella notte a Miami…
Eseguita da Leslie Odom Jr.
(musiche e testo di Leslie Odom Jr. e Sam Ashworth)
Staremo ore ed ore a farci cantare “Listen, Listen, Listen” da Leslie Odom Jr. Una canzone piena di pathos emozionale: con solo una chitarra e un tamburello, la voce calda di Leslie è capace di chiuderti in un caldo abbraccio.
Passiamo adesso alle candidature per la Miglior Colonna Sonora!
Da 5 Bloods – Come Fratelli, di Terence Blanchard
Terence rende le cadenze militari della pellicola con un lavoro di orchestra che si sente tutto, fino all’ultimo minuto. È un’opera che regala imponenza al film. Terence è già noto al grande pubblico per aver firmato un altro film dalla regia do Spike Lee, Miracolo a Sant’Anna (2008).
Minari, di Emile Mosseri
Emile Mosseri è uno di quei compositori di cui puoi innamorartene senza nemmeno aver visto il film. Ascoltare tutto l’album ti lascia un senso di leggerezza e ogni pezzo è più bello del precedente.
Valentina: Al primo ascolto le note del suo piano fan salire un brividino lungo la spina dorsale. Personalmente non conoscevo questo compositore ma devo ammettere che mi ha conquistata con la sua musica dolce. Mi ci rivedo nei miei momenti di meditazione a respirare a tempo delle sue canzoni. Già nel trailer si viene subito colpiti dalla musica di sottofondo che diventa protagonista. Peccato non aver potuto sentire questa colonna sonora nel buio di una sala cinematografica con il dolby surround perché sarebbe davvero stato uno splendido viaggio. Sono sicura che diventerá una fissa e suonerà spesso nelle mie cuffiette.
News of the World, di James Newton Howard
Tra i compositori veterani di Hollywood, James Newton Howard è un maestro dalla bacchetta portentosa. Conta collaborazioni con grandi case di produzione cinematografica. Per gli appassionati di commedie romantiche, è proprio lui ad averci fatto fantasticare con Pretty Woman (1990), Il matrimonio del mio migliore amico (1997) e Come l’acqua per gli elefanti (2011). Ma è un compositore davvero poliedrico che è riuscito ad adattare la sua musica a diversi generi cinematografici: lo abbiamo ascoltato e amato in Space Jam (1996), The Sixth Sense – Il sesto senso (1999), I Love Shopping (2008), The Tourist (2010) Maleficent (2014) e la lista è lunga. In questa sua ultima opera che gli è valsa la candidatura quest’anno, si presenta con dei pezzi intensi che variano dalle melodie più dolci caratterizzate dal pianoforte a quelle più cadenzate che seguono il climax del film.
Mank, di Trent Reznor e Atticus Ross
Trent Reznor e Atticus Ross ottengono ben due nomination (evento non molto raro in questa categoria, basti pensare alle due nomination di Alexandre Desplat nel 2015, stranamente non presente quest’anno)
Trent che nel 1988 ha formato il gruppo musicale industrial Nine Inch Nails si è dilettato poi come compositore di colonne sonore insieme a Atticus Ross; insieme hanno guidato le musiche per diversi film come The Social Network (2010), Millennium – Uomini che odiano le donne (2011) e L’amore bugiardo – Gone Girl (2014).
Anche ascoltata ad occhi chiusi, la colonna sonora di Mank rispecchia totalmente il film che accompagna. Regala chiare immagini di ciò che nel nostro immaginario era Hollywood negli anni ‘30-’40. Ascoltando i pezzi, non immagini anche tu di essere seduto in un jazz bar, a bere bourbon con una sigaretta tra le dita e il collo avvolto da una collana di perle?
Soul, di Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste
Sebbene in Soul siano presenti alcuni pezzi più meccanici alla “Inside Out”, si può sentire chiaramente che i compositori di Mank e Soul sono gli stessi. Il jazz prevale in entrambe le opere, è onnipresente. Non è la prima volta che questo genere piomba nelle produzioni Disney ma è una scelta che adoriamo: può essere un buon modo per introdurre ai più piccoli questo genere poco “pop”.
Jon Batiste è quello che sbilancia le differenze tra i lavori dei due compositori, dando una vena più soul jazz ai pezzi. Alcuni brani di Soul ti fan proprio venir voglia di muovere i piedi e i fianchi e lasciarti trasportare dalla musica, altre invece sono capace di emozionarti in cui è difficile trattenere le lacrime.
Chi vincerà quest’anno?
È inutile sottolineare che tifiamo per Laura Pausini. Tra le colonne sonore, scegliamo Minari (Valentina) e Mank (Maria) ma al di là di chi vinca…sono già tutte segnate per ascoltarle nelle nostre cuffiette!
Articolo a cura di Valentina Salerno e Maria Zigrino