Si può essere un’artista da milioni di copie e rimanere umili? Se sei Elisa, puoi.
Arrivo al Forum verso le 20 e raggiungo le mie amiche Manuela e Gina nel parterre.
Il palco ha un tendone rosso, chiuso, come in un teatro.
Verso le 20:30 Elisa appare dal tendone e raccoglie l’attenzione del pubblico. È uscita perché ci tiene a presentare il cantautore che le aprirà il concerto: si chiama Michael Leonardi e, scopriamo dopo poco, ha un talento straordinario. Il ragazzo è italo-australiano e ha partecipato a Sanremo Giovani 2016, la famosa edizione a cui parteciparono Ermal Meta, Mahmood, Francesco Gabbani e Irama.
Ma è il momento di Elisa: il concerto inizia con la canzone Quelli che restano e il tendone si apre… Si parte con i lenti in un crescendo sempre maggiore verso le hit rock.
Elisa alterna pezzi storici a pezzi nuovi e sullo sfondo scorrono i testi delle canzoni.
Seguo Elisa dai tempi di Pipes and Flowers, la preferisco quando canta in inglese e ritengo che sia una delle voci femminili più interessanti nel panorama Italiano.
Sul palco è decisamente migliorata, è più sicura, più sciolta, più rockstar, scherza sulla sua ‘vecchiaia’…
In un mondo dello spettacolo così pungente, la sua umiltà e la sua gentilezza sono disarmanti. Brava Elisa.