Le uscite di questa settimana sono scandite da grandi ritorni come quello di Michele Bravi (che aspettavamo da tanto tanto tempo) e Fedez che torna alle strofe rap. Allacciate le cinture e mettete le cuffie, si parte con il New Music Saturday…
Michele Bravi – La vita breve dei coriandoli
Un ritorno più che aspettato. Un brano che avevamo già avuto occasione di sentire durante i live al Teatro San Babila dello scorso ottobre (qui trovate il nostro racconto) e che si presenta adesso in una versione in studio che riesce a rendere magistralmente quella stessa intimità creatasi durante i live.
Un piano delicato accompagna la voce di Michele, che ci si conficca dritta dentro l’anima già dal primo istante. Mentre scorre sulle note del piano dipingendo un accenno di serenità ritrovata, riusciamo a sentirne ogni inflessione, respiro, sussurro. Una voce e una melodia che celebrano il fascino delle piccole cose, nelle quali è possibile ritrovare libertà, felicità.
La vita breve dei coriandoli
Ci fa sentire che noi siamo liberi
E tutto questo ancora mette i brividi.
Seck – Hot Love
Continua il viaggio all’interno della mente (e del cuore) di Seck, che ad ogni brano aggiunge nuovi pezzi di un puzzle ormai chiaro. Pezzi autobiografici che descrivono una stessa quotidianità, assieme a sogni, ambizioni e… amori.
In “Hot Love” troviamo una situazione ribaltata rispetto a “Seck’s Tape”, il penultimo singolo. Qui amore e sentimenti la fanno da padrone, assieme alle tipiche paure e paranoie che a volte ci spingono a scappare da ciò che ci fa stare bene (ah, quanto ti capiamo…).
Curiosissimi di ascoltare i prossimi singoli. Le premesse sono ottime.
Fedez – Problemi Con Tutti (Giuda)
Sarà la mitragliata del basso all’inizio, oppure i coretti che ci hanno portati per un istante in Brasile. Molto più probabilmente è perché c’è lo zampino di Edwyn Roberts…fatto sta che l’ultimo pezzo di Fedez ci ha mandato tutte in fissa!
Probabilmente al milionesimo passaggio in radio cambieremo idea, però per ora questo Fedez che finalmente torna a fare il rap non ci dispiace per nulla. E vogliamo parlare di quanto è bella la copertina disegnata da Leo Ortolani?
Mahmood feat. Massimo Pericolo – Moonlight Popolare
Eravamo curiosissime di sentire questo pezzo e non ci ha deluse per nulla. Ci siamo innamorate al primo ascolto, anzi, già dai primi secondi, con il tema del synth che ci è entrato subito in testa.
Del nostro amore per il timbro di Mahmood abbiamo già parlato svariate volte. Qui ci siamo innamorati anche di tutto quello che Crookers gli ha costruito attorno: l’arrangiamento e la melodia in cui il saliscendi di Ale è perfettamente incastonato.
Il testo è da pelle d’oca, fatto di contrasti sia nelle immagini che nella forma: dal lirismo di Mahmood che guarda la luna zaffiro persa nel buio e gli viene da pregare, alle barre crude di Massimo Pericolo che ci riportano sulla strada, dove l’unica “luce nel buio” è uno sparo.
Il dipinto perfetto di un chiaro di luna su un quartiere popolare.
Matyah – Balliamo
Una base piena di energia, un testo liberatorio, per noi che l’ascoltiamo e, viene da immaginare, per lui che l’ha scritto: Matyah torna con un singolo in cui ci riversa addosso tutta la sua anima, scavandosi dentro con straordinaria lucidità.
Dovrei imparare a rilassarmi,
a non giudicarmi troppo per gli sbagli e gli errori.
Dovrei imparare a rispettarmi,
non ascoltare chi non da valore ai valori.
Ho l’ansia che divora l’anima,
come le notti in giro con tutti i fantasmi in macchina.
La voglia di chi sogna,
ma la fretta di chi scalpita.
Forse siamo un po’ di parte, ma Matyah, con il suo rap conscious e le basi impreziosite da interessanti crossover, ci conquista sempre!
Biffy Clyro – Tiny Indoor Fireworks
Questo doveva essere il giorno del nuovo album “A Celebration of Endings” per la band scozzese, ma è stato posticipato al 14 agosto causa Covid-19…e quindi? Quindi, ci “accontentiamo” di questo nuovo singolo!
Un bel brano scritto in soli tre giorni e che già ad alcuni fortunati è capitato di ascoltare in live passati, ma che finalmente, esce in veste ufficiale. È un inno dalla chiara attitudine rock, ritmato e diretto, con un testo “felice” che sprona ad impegnarsi per cambiare se stessi in meglio.
Fatevi coinvolgere dal ritornello super accattivante e cantate con noi:
I fire it up then blow it out
I build it up then tear it down
Summit the ocean, scale the lake
But I’ll pray for the better days
I fire it up then blow it out
I build it up then I tear it down
Cry at the joke, laugh at the rage
And I’ll pray for the better days
The 1975 – Guys
Manca veramente poco all’uscita del nuovo album “Notes on a Conditional Form” (22 maggio) e la band inglese ha scelto di fare uscire un nuovo singolo.
“Guys” è un brano semplice, lento e toccante, in cui il cantante Matty Healy esprime il suo affetto per i propri compagni d’avventura, una lettera d’amore agli amici di sempre: “The moment that we started a band / was the best thing that ever happened“.
È vero, magari non tutti abbiamo una band, ma ciascuno di noi ha degli amici da cui non riusciremmo, nemmeno volendo, ad allontanarci; quelli da abbracciare, quelli con cui andare ai concerti o con cui cantare a squarciagola in macchina, quelli con cui ridere tanto da farti male lo stomaco oppure piangere semplicemente perché sei triste.
Ascoltando questa canzone sicuramente un paio di nomi (o più) vi verranno in mente, quindi approfittatene e diffondete anche il vostro amore!
Hurts – Voices
Si riaccendono i riflettori sul duo synth-pop di Manchester dopo 3 anni di silenzio con questo nuovo singolo, dal ritmo coinvolgente e dal testo intimo. Theo Hutchcraft, cantante ed autore del brano, ha spiegato che Voices è stata scritta in un periodo di crisi personale e rilasciata in un momento di difficoltà globale, e spera che possa fornire speranza a chiunque stia lottando contro i propri demoni.
Noi l’abbiamo percepita come una canzone su come la mente possa essere bene e male allo stesso modo; fonte di isolamento e disperazione, ma anche forza d’animo e resilienza. Fatevi guidare all’interno di questo intricato miscuglio di emozioni e finirete per unire la vostra voce alla loro.
So endlessly
These voices keep on calling me to rise
These voices keep on, pray for me
These voices keep on, pray for me
I can’t stop them now